Ma cosa accade a una regione in zona rossa, ecco le regole e come cambiano le nostre abitudini, dalla mobilità al lavoro, dai negozi alle scuole
Da domenica 15 novembre la Campania entra a far parte della “zona rossa”, quali le regole in vigore? Le principali novità sono la chiusura di tutti i negozi salvo alimentari, farmacie, tabaccherie, edicole (ma anche i parrucchieri sarebbero aperti) e soprattutto il divieto di circolazione anche all’interno del proprio Comune se non per giustificati motivi di lavoro, salute, studio o necessità (con autocertificazione). Inoltre l’attività motoria come le passeggiate sono ammesse solo nei pressi di casa e l’attività sportiva andrebbe fatta da soli:
Mobilità
Stop agli spostamenti sia in altre regioni che all’interno del proprio Comune, salvo esigenze di lavoro, di salute o studio (sempre con autocertificazione). Tra i motivi consentiti per uscire anche quello di portare i bambini a scuola.
Scuola e università
Mentre in altre regioni le scuole restano parzialmente aperte, in Campania in virtù dell’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca, restano chiuse.
Attività commerciali
Tutti i negozi vengono chiusi tranne alimentari, farmacie, tabaccherie, edicole, parrucchieri. Solo asporto e consegna a domicilio per bar e ristoranti. Rimarranno aperti anche i supermercati. Bar e ristoranti saranno chiusi sette giorni su sette e, sempre tutti i giorni, potranno attivare l’asporto, che dovrà terminare entro le 22.
Attività motoria e sportiva
Tutte le competizioni sportive sono sospese, tranne quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni. I campionati professionistici di calcio ad esempio proseguiranno. Attività motoria, come le passeggiate, solo nei pressi di casa. Attività sportiva all’aperto ammessa, ma da soli. Sarà dunque possibile fare una passeggiata intorno a casa.
Sempre chiusi cinema e teatri
Cinema e teatri, oltre ai musei, restano chiusi. Così come rimangono chiuse le palestre e le attività di bingo e scommesse, anche se si tratta di corner all’interno di tabaccherie e bar. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentita una capienza al 50%.