Nonostante freddo e pioggia ieri sera 300 persone al castello Fienga per il primo concerto jazz di Nocer’Art Castle Park. Tra loro tanti giovani. Superba l’esibizione dei musicisti Giuliani. Moroni, Deidda e Valeri.
C’erano tanti giovani ieri sera al primo concerto di Jazz in Parco, la rassegna musicale che sta cercando di riprendere fiato, inserita nel cartellone Nocer’Art Castle Park. Entusiasti ed interessati. Tanti di loro, al termine dell’esibizione dello straordinario quartetto di Rosario Giuliani con Dado Moroni, Dario Deidda e Marco Valeri, si sono intrattenuti a lungo con i musicisti. E’ questo un segnale importante che va colto in una serata che sarà ricordata non solo perché la prima tappa di un nuovo percorso culturale, ma per la bellezza della musica proposta e per il pubblico appassionato tanto da far dire a Giuliani “vi porterei tutti a casa”. E poi lo sforzo degli organizzatori, Ondina Sannino ed Elia Pirollo, di chi ha materialmente lavorato per trasferire in pochissimo tempo gli strumenti dal cortile del castello al salone interno per la pioggia ed il freddo di questo maggio anomalo.

Poi la visione dell’amministrazione comunale di Nocera Inferiore, il sindaco Manlio Torquato, gli assessori Antonio Franza, Federica Fortino e Imma Ugolino che guardano allo sviluppo anche attraverso questi momenti di condivisione come può essere un concerto jazz oppure lo spettacolo di questa sera del comico partenopeo Paolo Caiazzo in via Grimaldi.

Ma bisogna osare di più. Tenendo anche conto della necessità di conservare al meglio i luoghi dove far vivere questi eventi come il castello del Parco, il teatro Diana, la sala polifunzionale della galleria Maiorino, la biblioteca comunale. Tenerli aperti, farli vivere. E magari immaginarne nuovi. E la musica di ieri sera? Straordinaria con musicisti di calibro elevatissimo come il pianista Dado Moroni, il bassista Dario Deidda, il batterista Marco Valeri e il sassofonista Rosario Giuliani. Bellezza pura. Come quella citata durante il concerto da Giuliani. Ha raccontato che nel pomeriggio era salito sulla terrazza del castello restando abbagliato dal panorama che aveva davanti ai suoi occhi.