I carabinieri hanno fatto luce sull’agguato di ieri a San Marzano sul Sarno, l’uomo dieci anni fa scampò a un altro agguato
Soltanto nella tarda serata di ieri si è avuta una maggiore contezza dell’agguato avvenuto ieri a San Marzano sul Sarno. I carabinieri, dopo riscontri e indagini, sono riusciti a fare chiarezza sul fatto di cronaca. Tutto ruoto intorno alla figura del collaboratore di giustizia di Poggiomarino, Carmine Amoruso.
Viaggiava in auto con il fratello quando l’auto è stata affiancata da un’altra autovettura da cui sono stati esplosi alcuni colpi di pistola. I proiettili hanno raggiunto Amoruso ferendolo ad una spalla. La Ford, però, è andata in panne. Il fratello del collaboratore di giustizia ha fermato un Fiat Doblò che era in transito. L’auto di servizio di un’azienda di trasporto, è stata sottratta al conducente che è stato anche picchiato. Con quest’ultimo mezzo i due hanno raggiunto l’ospedale di Sarno. Qui hanno trovato anche l’uomo che era stato malmenato, un dipendente di un’azienda di trasporti.
Amoruso, ex esponente del clan Giuliano, dieci anni fa scampò ad un altro agguato, i suoi sicari freddarono un innocente, un uomo che gli somigliava. I carabinieri stanno cercando di capire cosa ci facesse l’uomo a San Marzano sul Sarno in quanto è ancora inserito nel programma di protezione testimoni.