L’amore per la sua città, il desiderio di tenerla pulita e ordinata che si scontra con tanto menefreghismo. E il nocerino Roberto Citarella “fa da sé”

Deluso, ma soprattutto amareggiato. Di telefonate e messaggi in pochi giorni ne ha fatte diverse ma non ha ottenuto nessun risultato. Armato di scopa e paletta, ieri sera dopo una giornata di lavoro, ha pulito il sottopassaggio pedonale di via Bosco Lucarelli. Roberto Citarella, commercialista di Nocera Inferiore, ama profondamente la sua città, compresa la Nocerina. Guai a parlarne male. Nello stesso tempo tira fuori la sua anima critica. Preferisce, però, parlarne in privato per evitare che si infanghi Nocera. Non vuole vederla sporca e abbandonata, è addolorato quando la manutenzione langue, persa tra le pieghe di una burocrazia che rallenta tutto così come il menefreghismo di qualcuno che viene pagato per tenere in ordine strade, piazze, giardini. Citarella incarna il vero senso della “nocerinità”.

A inizio settimana, dopo i giorni di maltempo, aveva notato che il sottopasso di via Lucarelli era particolarmente sporco. Colpa del vento certamente, ma anche di chi ha iniziato a gettare a terra cartacce, un contenitore di una pizza, bicchieri di plastica e lattine di bibite. Ha iniziato a chiamare amministratori comunali e qualche assessore. “Mandiamo subito qualcuno”, gli hanno risposto. Nel frattempo i giorni passavano e il tunnel, da opera d’arte (inaugurato lo scorso mese di novembre) si stava trasformando in un “orinatoio per cani”.
Ieri sera, stufo di tanto lassismo, ci ha pensato lui. Chiuso lo studio e prima di rientrare a casa, ha spazzato il sottopasso. “Se le persone lo vedono pulito lo rispettano e non sporcano, altrimenti tornerà ad essere un buco lordo e buio”, ha spiegato. “Quel luogo, così come l’altro sottopassaggio in fase di ultimazione in via Cabrera, deve essere pulito a cadenza quotidiana. Non so l’amministrazione comunale quali indicazioni ha dato alla Nocera Multiservizi, ma da quello che ho notato, gli operai non ci passano nemmeno una volta a settimana”.

Il suo sviscerato amore per la sua terra lo porta a scovare (purtroppo non è poi tanto difficile n.d.r.) brutture, luoghi sporchi e abbandonati, scatta foto e le invia agli amministratori comunali. Quando la risposta non arriva ci pensa lui. Nei giorni scorsi ha messo a dimora nelle fioriere del Corso, diventate posacenere pubbliche, piantine di ciclamini.
Il suo prossimo progetto è illuminare il convento di Sant’Andrea per dare lustro a un monumento “importante della nostra storia” e creare una linea di luce e continuità alla collina sino al castello (già illuminato) del parco Fienga. “Così – ha spiegato – quando qualcuno di sera passa per Nocera vede le testimonianze storiche, culturali e artistiche della città”. Di cittadini come Citarella certamente ce ne vorrebbero molti di più. Così come tanto amore per la propria città.