Arriva l’ultimatum da parte dei pendolari “troppi disagi e nulla è stata ancora fatto”. Pronto un sit in per “dare un’accelerata alla riapertura della linea”
Anche i pendolari dell’Agro nocerino, che usufruiscono della linea ferroviaria storica Napoli Salerno, sono pronti a manifestare per i disagi provocati dall’interruzione del tratto di strada ferrata. L’idea è di organizzare un sit in davanti alla stazione centrale di Salerno. “Sono ormai passati dodici giorni dalla frana – dice Emiddio Ventre – e nulla è stato ancora fatto. Non sono stati rimossi i detriti né tanto meno avviate le attività di messa in sicurezza del costone”. Ventre, con l’ausilio di un drone, è riuscito a scattare delle foto che evidenziano lo stato del luogo.
C’è il timore che si possa ripetere quanto accaduto nel 2014 quando, per un crollo di Villa d’Elboeuf sui binari della stazione di Portici, si aprì un contenzioso che provocò l’interruzione della linea per oltre un anno anche a causa di ricorsi giudiziari. “Le condizioni, purtroppo, ci sono tutte sostiene Ventre – sembrerebbe che il Comune di Salerno abbia intimato ai proprietari dell’immobile, tra l’altro la casa sembra essere disabitata, la messa in sicurezza del costone franoso entro 10 giorni. Ad oggi non è stato fatto nulla. Scommetto che faremo la stessa fine di Portici”.
I pendolari lanciano un appello ai sindaci delle città coinvolte dai disagi, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare, “protestiamo insieme per ottenere in tempi rapidi la riapertura della linea”. Intanto il diario dei disagi aumenta di giorno in giorno. “Parto e rientro – racconta Sabrina Tomasiello – con minimo mezz’ora di differenza, quindi almeno un’ora in più di spostamenti al giorno, pur avendo un abbonamento rimasto invariato a livello di prezzo”. Problemi anche per i tantissimi studenti che dal giorno della frana non riescono ad essere a scuola all’inizio delle lezioni.