La Doria ha chiesto il dissequestro dell’impianto di depurazione dello stabilimento di Sarno. “Estranei all’inquinamento, pronti a collaborare”
“La Doria S.p.A., in relazione al comunicato stampa emesso dal Procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore avente ad oggetto il sequestro preventivo di porzione del depuratore delle acque reflue dello stabilimento di Sarno ” si legge in una nota dell’azienda agroalimentare – tiene a precisare che in data odierna ha già provveduto, tramite i suoi legali, a presentare istanza di dissequestro al Tribunale di Nocera Inferiore e richiesta di riesame al Tribunale della Libertà di Salerno poiché è in possesso di una serie di documenti che il Pubblico Ministero e il Giudice per le indagini preliminari non hanno potuto esaminare, comprovanti la totale estraneità dell’azienda ai fatti contestati e più in generale ai fenomeni di inquinamento del fiume Sarno. I vertici della società ripongono piena fiducia nell’operato della Magistratura, offrendo la massima collaborazione per l’accertamento dei fatti”.
Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, su Facebook ha commentato l’operazione dei carabinieri. “Grazie al lavoro dei militari forestali – ha dichiarato – lo smaltimento illecito è stato scoperto e fermato. Tutta Italia conosce il fiume Sarno, più volte definito come il più inquinato del Paese, e soprattutto lo conosciamo noi campani. L’inquinamento e gli sversamenti nelle sue acque sono una problematica contro cui combattiamo da tanto, troppo tempo. Con il sequestro di oggi, proprio nella giornata mondiale per la biodiversità, vogliamo far arrivare a tutti un messaggio importante: lo Stato c’è e chi pensa di inquinare e distruggere il nostro territorio, i nostri mari, i nostri fiumi, se la vedrà con la legge!”.
Ora la parola passa alla magistratura che dovrà verificare se effettivamente, l’azienda sia estranea ai fatti contestati. I vertici de La Doria sono convinti delle loro tesi certi che la richiesta di dissequestro abbia fondate ragioni.