Fatti

Liste di attesa, un anno per una Tac

Per una Tac al bulbo oculare un paziente di Nocera ha avuto una prenotazione tra un anno all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno

La risposta è stata disarmante, prima data utile per effettuare una Tac, nello specifico una topografia corneale è l’11 aprile del 2024 alle ore 14, 30. Sede dove poter effettuare l’esame è l’ambulatorio di clinica oculistica universitaria dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona a Salerno. La prenotazione del test diagnostico per i postumi da un intervento di cheratocono all’occhio destro, è arrivata attraverso il portale web della Regione, “Campania in Salute”.

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Ma non è soltanto la data della Tac ad aver provocato la dura reazione dell’ammalato e dei suoi familiari, ma l’odissea che ha preceduto il via libera alla prenotazione anche se per effettuare l’esame bisognerà attendere un anno. “Sono giorni che telefoniamo o ci presentiamo al Cup del Ruggi” racconta Giovanni, 59 anni, poliziotto in servizio alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Ad aver bisogno del test diagnostico è il figlio Salvatore, un neo laureato di 26 anni in Economia e Commercio all’Università di Salerno.

“È dagli inizi di maggio che al telefono – precisa il padre – ci dicono che non ci sono date disponibili per l’esame e che bisogna pazientare. Da lunedì scorso, invece, la risposta è stata diversa, abbiamo i terminali che non funzionano e il sistema è in aggiornamento. Ieri mattina mia figlia si è recata di persona allo sportello del Cup a Salerno sperando, in questo modo, di superare l’ostacolo. Ma è stato inutile, tutto bloccato. Ieri mattina altre telefonate tutte senza una risposta concreta. Alle 14 ho deciso di provare attraverso il portale della Regione ed ho avuto l’appuntamento anche se per la topografia bisognerà attendere un anno. Ho accettato pur sapendo che la malattia di mio figlio non consentirà un’attesa così lunga”.

I sintomi

Quattro anni fa Salvatore aveva un fastidio all’occhio destro. “Avevo – spiega – una sensazione di prurito che mi spingeva a strofinarmi l’occhio. Avevo anche notato che non vedevo bene quando ero soprattutto al computer”. Il passo successivo fu una visita medica presso uno specialista di Nocera Inferiore. La diagnosi non lasciava dubbi, cheratocono. E bisognava fare in fretta con un intervento chirurgico. Il cheratocono è una malattia che provoca la deformazione della cornea. A causa di questo disturbo degenerativo, la cornea, normalmente rotonda, si assottiglia e comincia a variare la propria curvatura verso l’esterno, presentando al centro una specie di apice arrotondato, come un cono che tende ad accentuarsi con il passare degli anni aggravando i sintomi della malattia provocando una distorsione nella visione.

L’intervento chirurgico

La famiglia di Salvatore si attiva, altra visita specialistica a Salerno che conferma la malattia. Vengono, quindi, indirizzati al reparto di oculistica del Ruggi. Tre mesi dopo Salvatore è in sala operatoria. L’intervento, eseguito in anestesia locale, è perfettamente riuscito. “Ma è necessario – dicono i medici – che Salvatore si sottoponga ogni quattro mesi, massimo sei, a una serie di controlli, in particolare la topografia corneale”.

Follow up

“Siamo riusciti – precisa Giovanni – ad effettuare gli esami rispettando le prescrizioni dei medici anche se, con il tempo, abbiamo imparato ad anticiparci con le prenotazioni per evitare di superare gli intervalli indicati. Per questo motivo abbiamo iniziato a maggio a chiamare il Cup, mai mi sarei immaginato di ricevere un appuntamento a distanza di un anno”.

La replica

“In collaborazione con la Regione – fanno sapere dall’azienda ospedaliera – è stato messo a punto un ambito di garanzia regionale che consentirà di abbattere le liste di attesa e smaltire il numero enorme di prestazioni richieste che affluiscono. Esso prevede lo smistamento della prenotazione nelle diverse strutture sanitarie. Nel caso specifico l’utente ha probabilmente avuto un così lungo tempo di attesa per aver scelto il Ruggi come unico presidio dove poter effettuare l’esame Tac”.

Redazione

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