Incontro in prefettura a Salerno, la Cisl chiede più forze di polizia e un nuovo sistema informatico per garantire sicurezza al personale medico
Aumentare il personale di vigilanza e dare loro maggiori competenze, un nuovo sistema informatico ospedaliero per monitorare gli ingressi nei maggiori ospedali della provincia e le centrali operative del 118. Sono alcune delle richieste formulate dalla Cisl Funzione Pubblica Salerno questa mattina durante l’incontro tenutosi in prefettura. “Soluzioni – ha dichiarato il segretario provinciale Alfonso Della Porta – per far fronte al problema delle aggressioni al personale sanitario. Chiediamo che sugli aspetti organizzativi ci si adoperi per tentare di pianificare nuove procedure, attraverso una riorganizzazione seria e concreta atteso che gli attuali modelli organizzativi di ASL e AOU sono datati e non idonei ad affrontare i nuovi modelli assistenziali che le nuove esigenze di salute della comunità di riferimento chiedono a propria tutela e salvaguardia”.
Dunque maggiore sicurezza sia attraverso l’impiego di polizia ed esercito, sia mediante dispositivi tecnologici, come la dotazione di Body Cam, “misure – ha precisato Della Porta – su cui si devono chiaramente definire tempi e modalità in una tempistica certa e non più rinviabile”. “La Asl di Salerno – si legge nella nota – su nostra sollecitazione ha avviato la procedura per l’acquisto di 500 Body Cam e sembrerebbero essersi concluse tutto l’iter burocratico amministrativo anche relativamente al rispetto della riservatezza dei dati personali e pertanto se ne chiede l’immediata fornitura a tutti gli operatori inseriti nei percorsi di emergenza urgenza”.
Le proposte per migliorare la sicurezza.
“Per quanto attiene invece la vigilanza all’interno delle strutture sanitarie – prosegue la nota della Cisl – per la maggior parte servizi esternalizzati, si chiede di rivedere l’appalto e aumentare le loro competenze e responsabilità a ostacolare fatti gravi di aggressione sia fisica e verbale, quest’ultima che nella quotidianità assurge ad attitudine comportamentale con cui utenti e loro parenti si rivolgono nei confronti degli operatori sanitarie, atteso che in assenza sembrerebbe essersi ridotto a portierato armato/disarmato che nel concreto non risponde alle mutate esigenza di tutela e difesa dei lavoratori. Si chiede un nuovo Sistema Informatico Ospedaliero, con realizzazione di una piattaforma territoriale integrata di gestione dei principali processi ospedalieri presenti nelle Aziende Sanitarie e della Centrale Operativa servizio 118″.
“Una piattaforma che consenta di leggere il flusso territoriale dei diversi Pronto Soccorso, e ambulatori annessi (PS Pediatrico, PS Chirurgia Pediatrica, PS Ginecologia, PS Oculistico; PS Ortopedico; PS Otorino) OBI, Rianimazione, Medicina D’ Urgenza, Chirurgia d’Urgenza e Neurochirurgia. Per poter ottimizzare i percorsi assistenziali e una gestione interna, il programma deve prevedere una comunicazione mobile, che consenta oltre al Medico, al Bed Manager, al Case Manager, all’Infermiere di Processo e al Care nursing di osservare sia il percorso clinico e diagnostico, al fine di costruire un percorso di cura dell’assistito uniforme e condiviso, nel rispetto delle normative regionali e nazionali. Necessita una mappa on line dei posti letto disponibili in ospedale e nel territorio, presso le strutture dedicate alla post degenza anche attraverso una integrazione pubblico-privato accreditato, per rendere più veloce, efficiente ed equo il servizio di allocazione dei pazienti. (COT, Case di Comunità, Ospedali di Comunità)”.
“Il Nuovo Sistema Operativo Ospedaliero – aggiunge – impatta diversi percorsi sanitari: Pronto Soccorso, Ricovero, Ambulatoriale, Operatorio, Centro Unico di Prenotazione (CUP). Necessita pertanto trasparenza, responsabilità tracciabile e controllo del “posto letto” che ad oggi sembra legata a una cornetta telefonica anonima e spesso senza un controllo territoriale poiché mancano punti di riferimento a cui potersi rivolgere”.