E’ deceduta la donna di 79 anni di Nocera Inferiore che era rimasta contagiata dal Coronavirus. Era ricoverata all’ospedale di Scafati trasformato in Covid Hospital. Il quadro clinico della signora era già compromesso. Era in terapia intensiva. Fatale è stata polmonite interstiziale provocata dal virus. E’ la seconda vittima di Nocera Inferiore provocata dall’epidemia.
Ma ci sono anche buone notizie. E’ negativo il primo tampone a cui è stata sottoposta la giovane poco più che ventenne ricoverato in Malattie Infettive all’Umberto I. Si è proceduto al secondo test di riscontro e nelle prossime ore dovrebbe arrivare il risultato. Se verrà confermato che non si tratta di Covid-19 sarà mandata a casa. Negativo il secondo tampone per due anziani, anche loro ricoverati a Nocera. Sono stati trasferiti in medicina.
Negativo pure il terzo tampone su una donna ricoverata nello stesso reparto: sarà curata, comunque, come paziente Covid-19. I sintomi fanno pensare in tutto e per tutto al contagio da Coronavirus, da qui la decisione degli infettivologi di effettuare l’altro giorno un terzo test, nonostante i primi due fossero risultati positivi. Ebbene, anche il terzo e negativo ma nonostante ciò la donna resterà ricoverata e sarà curata per il Coronavirus. Lo staff medico di Malattie infettive teme, infatti, che la donna sia contagiata, nonostante il responso negativo dei tamponi, e che l’esito risulti errato a causa del calo della viremia, cioè la presenza in circolo del virus. La donna infatti avrebbe riscontrato i sintomi già 25 giorni fa anche sé è giunta in ospedale solo poco più di una settimana fa.
Numerose persone con sintomi influenzali si sono presentate nelle ultime ore nella tenda del pre triage all’ospedale di Nocera. Il lavoro per il personale sanitario non è mancato con ambulanze in fila, tanti casi da gestire dal personale del pronto soccorso, altri ricoveri in Malattie infettive. Sono state ventiquattro ore di duro, intenso lavoro concentrato soprattutto nel pomeriggio di ieri.
E sono state allertate anche le forze dell’ordine. Sono giunti infatti in tendo struttura, dal Vesuviano, in quattro con un’unica auto. Uno solo era un potenziale paziente, gli altri tre sembra che fossero con lui solo per accompagnarlo.
Diverse, dunque, le persone giunte tra il pomeriggio e la prima mattinata di oggi all’Umberto I con febbre ed altri sintomi: alcuni dell’Agro nocerino, molti dei paesi dell’area vesuviana. Due sono trattenuti in isolamento al Pronto soccorso, uno in particolare in un’area del reparto non ancora aperta all’utenza. Due ritenuti sempre casi sospetti sono stati indirizzati al ricovero in Malattie infettive e si procederà con il tampone.
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