Gli interventi sono stati eseguiti all’ospedale Umberto I. Ora i due pazienti, grazie “all’orecchio bionico”, hanno riacquistato l’udito
Tornano ad ascoltare i suoni della quotidianità grazie “all’orecchio bionico”. All’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, l’Unità Operativa Complessa diretta dal dottore Remo Palladino, ha effettuato due interventi di “impianto cocleare” su altrettanti pazienti affetti da sordità profonda. Entrambi gli interventi sono riusciti perfettamente e ha permesso ai due pazienti di recuperare l’udito e tornare alla vita di sempre.
L’impianto cocleare, comunemente conosciuto come orecchio bionico, è un presidio protesico di altissimo valore tecnologico, che viene allocato chirurgicamente a diretto contatto con il nervo acustico bypassando in tal modo la coclea che è quella porzione di orecchio ormai non più funzionante e non sostituibile, ripristinando una normale capacità uditiva ai pazienti, altrimenti destinati al “buio uditivo”.
“Alla fine di un lungo percorso – si legge nella nota diramata dall’Asl Salerno – grazie alla efficienza e alla lungimiranza dell’attuale Direzione Generale, i cittadini della nostra provincia affetti da grave disabilità uditiva, siano essi adulti o bambini, per i quali la comune protesizzazione acustica risulta inefficace, possono finalmente evitare la atavica migrazione sanitaria presso altre strutture ospedaliere per risolvere il loro grave handicap”.
“Si tratta – spiega la nota stampa – di un lavoro di Equipe capeggiata dal Direttore della UOC ma sostenuto da esperti del settore che con zelo e sacrificio si prendono cura quotidianamente dei pazienti. Tali figure sono rappresentate non solo da Otorino, ma da Audiologi, Foniatri, Tecnici Audiometristi e Logopedisti e non ultimo l’intero gruppo di accorti e bravi infermieri aventi come obiettivo comune il benessere dei pazienti”.