Il sindaco di Roccapiemonte ha emanato un’ordinanza che obbliga chi viene da fuori regione di autodenunciarsi. Pagano “non possiamo abbassare la guardia”
Con la riapertura della mobilità tra le Regioni, l’Italia inizia a vivere quelli che molti ora definisco Fase 3, ma Roccapiemonte va controtendenza e il sindaco chiede a chi vine da fuori regione di segnalarlo al Comune. Con il 3 giugno, gli italiani hanno detto addio all’autocertificazione e tutto, in modo graduale, tenta a ritornare alla normalità. Tornano a prendere vita le stazioni ferroviarie, i terminal dei bus e i caselli delle rete autostradali. Una normalità, ovviamente, da intendere in modo del tutto diverso dal passato. Tornare al lavoro e alle abitudini, in modo responsabile nel rispetto delle poche e semplici regole da osservare. Ormai il vademecum è noto a tutti.
La mobilità ripristinata sull’interno territorio nazionale ha portato l’attuazione, da parte di governatori regionali e sindaci, di diverse misure per prevenire il possibile riaccendersi del contagio da Coronavirus. A Roccapiemonte il sindaco Carmine Pagano ha firmato un’ordinanza che obbliga tutti coloro che faranno rientro in città, provenienti da una regione diversa dalla Campania o dall’estero, di segnalare la propria presenza sul territorio comunale al Centro operativo comunale. Il documento sindacale, valido sino al prossimo 4 luglio e a termine dell’emergenza sanitaria su scala nazionale, non comporterà per coloro che compilano autodichiarazione di rientro in città, ad osservare un periodo di quarantena. L’obiettivo è quello di censire la mobilità locale nel caso in cui fosse necessario ricostruire la catena di eventuali contagi.

“Abbiamo svolto un lavoro straordinario – ha dichiarato il sindaco Pagano – nelle varie fasi dell’emergenza, risultando uno dei pochi Comuni a registrare zero contagi. Sulla scia di questi risultati, non possiamo abbassare la guardia in questa fase che rimane critica anche se di lento ritorno alla normalità. Ecco perché continuiamo a chiedere massima attenzione ai cittadini, di attenersi rigidamente alle regole di prevenzione sanitaria”. Per i trasgressori è prevista una pesante sanzione economica, che può variare dai 400 ai 1000 euro.