Nuova lista dei drink al Cinquanta Spirito Italiano tra rivisitazioni e sorprendenti invenzioni, ma anche i piatti sono “exciting”
di Nello Ferrigno
Le fasi della vita sono diverse e cambiano anche a causa di eventi che, molte volte, non riusciamo a governare. Cosa ben diversa per Cinquanta Spirito Italiano. Il “bar all’italiana” di Pagani è entrato nella sua tersa fase, voluta con determinazione da Alfonso Califano, Natale Palmieri e il loro team. L’hanno chiamata “spirito liquido”. Più che una una fase è una storia “che vogliamo raccontare attraverso i nostri nuovi drink”.
“In questo nuovo menù – spiegano – abbiamo incluso i drink che hanno fatto la storia e che sono stati poi dimenticati. Ma ci sono anche classici più moderni, rivisitati secondo il nostro stile. Infine, abbiamo creato alcune nostre originali interpretazioni sul tema liquido”.
Ed eccoli i classici dimenticati, c’è il Sugarplum, l’El Diablo, il Knickerbocker Royal. Poi ci sono quelli “a modo nostro” come il Bramble di Sofia, il Lucania Especial, il Negroni Storico e il Whiskey Sour . Ma la vera novità, anzi genialità sono i drink “per niente classici” che abbiamo anche potuto apprezzare abbinati a piatti, anche loro “per niente classici”.
Come ad esempio la Sangria Partenopea fatta con Ketel One vodka, Mancino Vermouth Rosso, Vetz aperitivo e yogurt alla pesca che lo chef ha abbinato ad una stuzzicante Paella Napoletana con riso e tradizionale ragù. Dalla carne al mare il passo è stato breve grazie al Mango Mary che, insieme a un astice, hanno fatto sentire il profumo del mare e l’atmosfera delle spiagge caraibiche. Piacevolissimo il Whiskey Sour (Busher Irish Whiskey, Disaronno, zucca e cannella) che ben si è amalgamato con un sorprendente Cannolo Sfoglia.
Ed ecco ritrovato lo spirito che ha portato alla creazione di Cinquanta, locale che vuole far rivivere le atmosfere del “bar all’italiana”, luogo di aggregazione e conoscenza, cultura e identità nazionale. Dunque, la prossima volta che varcherete la soglia di Cinquanta Spirito Italiano, “divertitevi e lasciatevi andare”.