Mario Santini, medico nocerino, con l’amico Rosario Gracco, in solitaria in barca a vela da Napoli a Marsiglia per vincere le malattie rare
di Nello Ferrigno
Le due barche salperanno il prossimo 6 giugno dal porto di Torre Annunziata. La destinazione è Marsiglia, in Francia. Su un natante, entrambi lunghi nove metri e mezzo, ci sarà l’imprenditore Rosario Gracco, sull’altro il medico Mario Santini. La traversata ha un obiettivo ben preciso, raccogliere fondi per la ricerca sulle malattie rare.

Santini è di Nocera Inferiore. Da quando ha indossato il camice ed è entrato in sala operatoria come chirurgo toracico vive a Napoli. Ma nella sua città, dove ha casa e affetti, torna appena può, magari per il fine settimana. Deve trovare anche il tempo per tenere lezioni agli studenti dell’Università Vanvitelli iscritti al Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali diretto dal professore Paolo Golino.
Poi c’è il mare. E la vela. Ed oggi Santini è riuscito ad abbinare la passione per la navigazione e per il bisturi, unendo anche la solidarietà. La crociera in solitaria prevede 24 tappe, ciascuna delle quali lunga 25 miglia. Le barche toccheranno, tra le altre, Ostia, Livorno, Genova. Si uniranno le coste italiane e quelle francesi. I fondi raccolti, grazie ad alcuni sponsor, serviranno ad istituire due borse di studio, una per la Vanvitelli, l’altra per l’Università di Marsiglia. La Lega Navale ha assicurato il suo apporto logistico, approdo dopo approdo. Mentre enti pubblici e privati hanno fatto sapere che sono della partita.
Mario, consentite a chi scrive di dargli del tu per la datata amicizia, è stato da sempre una mente vulcanica. Non mi sono per niente sorpreso quando ho saputo di questo suo progetto. La bella gioventù nocerina, siamo all’inizio degli anni Settanta, che aveva in Mario un punto di riferimento per le sue strabilianti idee, ha dato vita ad iniziative che ancora oggi continuano a far parlare. Come quella di creare una delle prime radio “pirata” della Campania, si chiamava Rda (Radio Diffusioni dell’Agro). Oppure staccarsi dalla Folgore per fondare una nuova squadra di pallacanestro, la Ship. Ma anche il viaggio in Grecia con due auto e una roulotte, passando per la Jugoslavia e tentare di attraversare l’Albania quando “la terra delle aquile” era una fortezza impenetrabile.

E i film girati con pellicole 8 e super 8 con l’intera comitiva che si prestava a recitare, fare gli effetti speciali, trucco e parrucco, montaggio e doppiaggio. E quando finirono i soldi con l’ultimo film girato sulle montagne di Sarno, una storiaccia di droga, chi pensò alla soluzione? Ovviamente Mario, “facciamo una lotteria e con i soldi raccolti compriamo le bobine di pellicola che mancano”. Così fu.
Indimenticabili i pomeriggi trascorsi nella sua casa con appassionanti gare di Totopoli, il gioco da tavola con corse di cavallo con la signora Annamaria che non dimenticava mai di farci trovare qualcosa di buono da mangiare, mentre il dottore Silla, dopo una giornata di lavoro nel suo studio di dentista, ci trovava ancora li a discutere su quali altre idee stavamo elaborando con la regia di Mario. Per questo non mi sorprende l’ultimo progetto di Mario Santini. E statene certi, lo porterà a termine con successo. Buon vento, Mario.