Non si placano le polemiche sul bonus dell’Inps di cui hanno usufruito tre assessori della giunta Di Maio. Il caso arriva in parlamento
Non è per niente finita la vicenda, come il sindaco Paolo De Maio aveva auspicato, del bonus dell’Inps ritirato da tre dei suoi assessori, Mimma Lamberti, Renato Guerritore e Umberto Iannotti. “Per me la storia finisce qui”, aveva detto ieri il sindaco di Nocera Inferiore in conferenza stampa. Ma probabilmente dovrà ricredersi.
Dopo Il Fatto quotidiano anche La Repubblica oggi ha riportato la notizia ed è ipotizzabile che la stampa nazionale continuerà nei prossimi giorni. Mentre arrivano altri comunicati di forze politiche che chiedono una soluzione ben diversa da quella adottata da De Maio e cioè il licenziamento dei tre assessori, tra cui il vicesindaco Iannotti che hanno usufruito della carta solidale.
Potere al Popolo, partito politico non presente in consiglio comunale ma attivo in campagna elettorale con la candidata a sindaco Erminia Maiorino, pone un interrogativo sul reale stato di indigenza dei tre professionisti chiedendone le dimissioni. “Speravamo in un moto di indignazione del sindaco – ha detto Maiorino – ma non è stato così. Come si può definire una leggerezza quello che in realtà è uno sfregio alla nostra comunità, uno schiaffo in faccia a tutte le persone oneste e a quelle che sono davvero in difficoltà economica. Il comportamento inopportuno di cui parla il sindaco esemplifica tutta l’arroganza di una ristretta cerchia di persone che pensano di essere di più furbe delle altre e di passarla sempre liscia, soprattutto quando occupano posizioni di potere. Sminuire un fatto così grave significa alimentarlo. Non chiedere le dimissioni o non accettarle, significa essere complice.” Il coordinatore nazionale, Massimiliano Tresca, ipotizza una possibile evasione fiscale “che non è una leggerezza tanto meno un errore di inesperienza”.
Anche i consiglieri di opposizione, che nei giorni scorsi hanno denunciato l’accaduto, sono tornati alla carica. Antonio Romano, Antonio Iannello, Pasquale D’Acunzi, Giuseppe Odoroso, Giovanni D’Alessandro e Rosa Giordano hanno firmato un nuovo comunicato nel quale sostengono che i cittadini non ripongono più fiducia nei tre assessori. “E non lo diciamo noi dell’opposizione- sottolineano – ma è la strada che lo dice”. E rivolgendosi al sindaco sottolineano che “si è scatenata una tempesta sulla sua amministrazione ed è stato lei a scatenarla con una conferenza stampa arrogante, piena di sciocchezze sul funzionamento della carta solidale e pure sgrammaticata nei confronti dell’opposizione, che ha solo svolto in maniera diligente il suo ruolo di controllo senza neppure mai rivelare i nomi degli assessori”. “Noi – si legge nella nota – considerata la
tensione sociale che si sta creando, ci sentiamo di offrirle una soluzione dignitosa, gli assessori chiedano scusa alla città e si dimettano senza alcun tentennamento”.
LA VICENDA IN PARLAMENTO
Imma Vietri, deputata di Fratelli d’Italia, ha annunciato un’interrogazione parlamentar per fare chiarezza sulla vicenda. “Si tratta di professionisti – ha scritto in un comunicato stampa – al cui reddito da più di un anno si somma l’indennità per l’incarico istituzionale che ricoprono. E’ evidente, quindi, la negligenza sui controlli da parte del Comune, che ha un esclusivo potere sull’attribuzione finale del beneficio dopo aver ricevuto l’elenco dei nomi dell’Inps con le certificazioni Isee al di sotto dei 15 mila euro. E, allo stesso modo, è palese la responsabilità politica e morale del sindaco di Nocera Inferiore e degli assessori che l’hanno ritirata, i quali dovrebbero scusarsi per il pessimo esempio che hanno dato alla loro città. Chissà cosa ne pensa, di tutto ciò, la segretaria del Pd, Elly Schlein, la quale aveva definito una “elemosina di stato” la social card promossa dal Governo Meloni, visto che i suoi stessi amministratori locali non hanno esitato a beneficiarne”.