La campagna elettorale è già iniziata, tra candidature, polemiche tra alleati e non con l’ex sindaco Romano che ha sparigliato gli equilibri
di Nello Ferrigno
La griglia di partenza della competizione elettorale inizia a prendere forma. Così come le polemiche. I candidati ufficiali alla poltrona di sindaco al municipio di Nocera Inferiore al momento sono tre: Tonia Lanzetta, Erminia Maiorino e Antonio Romano. Candidato in pectore della coalizione di governo è Paolo De Maio che ha avuto il via libera dal direttivo del Partito Democratico ma ora attende il consenso delle altre forze dell’alleanza (Partito Socialista, Civici, Popolari e Liberal Democratici).
La candidatura Dem

“Ringrazio uno ad uno gli iscritti del Pd – ha dichiarato De Maio – per avere individuato nella mia persona la sua espressione unitaria da presentare al tavolo della nascente coalizione che si presenterà alle prossime elezioni amministrative. Comincia un nuovo cammino, scaldiamo i motori”. Per i socialisti “è apprezzabile il lavoro di sintesi svolto in seno al Pd”.
Un po’ meno per i Liberal Democratici e Popolari non hanno gradito “l’inopportuna e un po’ maldestra anticipazione alla stampa della proposta di candidatura avanzata dal Pd prima ancora che fosse resa nota alla coalizione, ci riserviamo di offrire altrettante ipotesi di sintesi a nostro avviso meglio aderenti alle peculiarità pregnanti cui afferiscono le mille sfide che attendono Nocera Inferiore”. Arriveranno, dunque, con una loro lista di nomi, “almeno tre”, si apprende.
Scontro Fortino – Romano
Continua la polemica a distanza tra l’ex sindaco Antonio Romano e i dem a cui si accodano i socialisti. Romano nell’annunciare la sua candidatura aveva definito l’attuale amministrazione “confusionaria, incapace amministrativamente tanto da aver interrotto il percorso di crescita da lui avviato”. La risposta è arrivata dal vice sindaco Federica Fortino.

“Al contrario da quanto affermato da Romano – ha detto Fortino – l’attuale governo cittadino ha avuto sin dall’inizio la spada di Damocle del dissesto economico dell’ente a seguito delle gravose esposizioni finanziare a cui il Comune era esposto, ereditate dalla precedente amministrazione guidata proprio da Romano”. Ed elenca le cose fatte, anche per il sostegno del Pd, tra cui il rilancio dell’edilizia popolare a Montevescovado, il miglioramento della raccolta differenziata, la rete fognaria, il parcheggio di via Canale, il Castello Fienga. Ecco la nostra inadeguatezza e la nostra inefficienza amministrativa. Tutta la nostra attività amministrativa si è svolta e si svolgerà nell’assoluto rispetto di ciascuno, il tutto guardando in faccia la realtà e non inseguendo onde emozionali o populiste, che forse riempiono le pance ma certamente svuotano i cervelli”.
Anche il Psi interviene sulla vicenda con la segretaria cittadina Sara Ascione che scrive “prendendo atto del magma politico attuale prendiamo le distanze da chi sceglie di mettere in primo piano logiche personalistiche ed interessi lontani dal progresso e benessere della città”.
Idee contrastanti
Romano non è rimasto a guardare. E sostiene, sulle accuse della gestione economica finanziaria, di “aver ereditato crediti di dubbia esigibilità che rappresentavano un fardello storico della politica degli ultimi 30 anni. “Tuttavia – ha sottolineato -ho avuto la capacità di realizzare opere strategiche che hanno cambiato il volto della città. Questi immobili hanno un valore di decine e decine di milioni di euro. Altro che debiti”.

“Di questo patrimonio immobiliare – ha continuato l’ex sindaco – acquistato e trasformato, i miei denigratori non ne parlano, e, purtroppo, non ne parlano nemmeno i tuoi compagni di partito, tra cui c’era anche il tuo papà, che con me condivisero quella straordinaria stagione di realizzazioni. Uomini senza memoria e, a questo punto, anche senza storia. È arrivato il momento di un cambio di passo per restituire a Nocera Inferiore il ruolo di capoluogo dell’Agro nocerino sarnese”.
Anche la recente vicenda di Villa dei Fiori alimenta la polemica. Per Fortino “l’assoluto rispetto del procedimento amministrativo e, soprattutto, l’ assoluta chiarezza della legittimità giuridica ed amministrativa degli atti prodotti (vedi Villa dei Fiori), dove il rispetto per tutti gli attori coinvolti è stato e deve essere certo e non lasciare spazio ad illusioni ed improvvisazione dalle conseguenze drammatiche. Tutta la nostra attività amministrativa si è svolta e si svolgerà nell’assoluto rispetto di ciascuno; il tutto guardando in faccia la realtà e non inseguendo onde emozionali o populiste, che forse riempiono le pance ma certamente svuotano i cervelli”
Ma Romano la pensa in maniera diversa. “Per la vicenda di Villa dei Fiori – ha dichiarato – il Pd, anziché rendersi interprete e protagonista di soluzioni, si è lavato le mani come Ponzio Pilato. La politica è un’altra cosa. È soprattutto la capacità di stare vicino alla gente per risolvere, nel rispetto della legge, un problema serio come quello di Villa dei Fiori, la cui mancata soluzione potrà comportare la perdita di numerosi posti di lavoro”.