Il ministro Sangiuliano ha concesso un finanziamento per l’adeguamento sismico della cattedrale di San Prisco, patrono di Nocera Inferiore
Il finanziamento arriva direttamente dal ministero della Cultura e porta la firma del ministro Gennaro Sangiuliano. L’importo è di 695 mila euro, soldi che serviranno alla Diocesi di Nocera Sarno per completare opere di riqualificazione della cattedrale di San Prisco al Vescovado. In particolare saranno interventi per l’adeguamento sismico e messa in sicurezza. L’intervento previsto rientra in un progetto del ministero della Cultura finanziato dal Pnrr che prevede l’adeguamento e messa in sicurezza sismica in 167 luoghi di culto, torri e campanili. L’importo complessivo è di circa 130 milioni di euro.
A darne notizia è stato il presidente cittadino del circolo di Fratelli d’Italia, Francesco De Prisco che ha ringraziato il ministro Sangiuliano, il vice ministro Edmondo Cirielli, il senatore Antonio Iannone e la deputata Imma Vietri.
“Ancora una volta il nostro Governo – ha sottolineato De Prisco – si dimostra presente ed attento alle esigenze del territorio destinando 695 mila euro per preservare e tutelare la basilica di San Prisco, simbolo cittadino ed identità culturale, patrimonio storico, architettonico e artistico di inestimabile valore, in quanto custodisce le reliquie di San Prisco, primo vescovo nocerino e patrono della città, a cui l’edificio è dedicato”.

“Questo piano di nuovi interventi, da Nord a Sud – ha dichiarato il ministro Sangiuliano – ci permette di continuare a dare concretezza ai nostri progetti di tutela e valorizzazione. I tragici eventi sismici che negli ultimi decenni hanno colpito la nostra nazione hanno costituito una seria minaccia anche nei confronti dei nostri beni culturali e in particolar modo di quelle chiese e di quei campanili di cui è ricco il nostro patrimonio artistico. Si tratta di luoghi identitari che testimoniano cultura e storia dei territori e che richiamano turisti di ogni parte del mondo. Abbiamo il dovere non solo di metterli in sicurezza, ma di farne un’occasione di sviluppo socio-economico”.