Il tribunale ha ridato al Comune di Nocera Inferiore piazza Caduti di Nassiriya. De Maio “ora la completiamo”. Lanzetta “vada nel piano triennale”
Piazza Caduti di Nassiriya torna al Comune di Nocera Inferiore. È una nuova tappa della martoriata vita del piazzale che si trova in via Siciliano. Il tribunale ha accolto il ricorso dell’amministrazione comunale che chiedeva un provvedimento cautelare d’urgenza per rientrare in possesso della piazza e del sottostante complesso di garage e parcheggi interrati. I fatti risalgono al 2009 quando il Comune stipulò con l’impresa Mi.Am. snc un contratto per la realizzazione, su un terreno di proprietà comunale, di un’area attrezzata con garage e parcheggio interrato. Nel 2014, con cessione del ramo d’azienda, il contratto fu ceduto alla Camib Costruzioni srl che aveva il compito di proseguire i lavori.
A seguito delle perizie tecniche eseguite, l’amministrazione comunale nel 2022 ha diffidato la ditta tre volte affinché completasse l’opera. In virtù dell’esigenza di rientrare in possesso dell’area, prima che ne potesse derivare pericolo, sia alla struttura che alla privata e pubblica incolumità, il Comune ha proposto ricorso ex art. 700 del codice di procedura civile per rientrare immediatamente nel possesso dell’area di cantiere e poter effettuare le necessarie opere di consolidamento a risanamento dei danni causati dall’incuria dell’appaltatore.
«Il ricorso accolto – ha dichiarato il sindaco Paolo De Maio – è un primo decisivo passo per rientrare in possesso dell’area, mai liberata dalla ditta appaltatrice, nei confronti della quale valuteremo anche un’azione di risarcimento danni. Ora ci occuperemo delle opere di completamento da realizzare e della disponibilità dei garage».
“Era ora”
Sulla vicenda è intervenuta il consigliere comunale Tonia Lanzetta che negli anni aveva presentato diverse interrogazioni, note, richieste documenti ed emendamenti. «Finalmente – ha dichiarato – l’amministrazione De Maio ha deciso di riappropriarsi interamente dell’opera fino a quel momento parzialmente e malamente consegnata alla pubblica fruibilità. Il giudizio cautelare rende merito a chi ha deciso di agire innanzi alle autorità competenti ma segna anche il demerito di chi scriveva le letterine di diffida senza formalizzare gli atti necessari innanzi al competente tribunale per avere giuridica legittimità ad intervenire e restituire al quartiere un’importante opera pubblica».
«Nei prossimi giorni presenterò una richiesta per inserire all’interno del piano triennale delle opere pubbliche il ripristino dell’intera piazza e delle opere sottostanti così come indicato dal collaudatore per una completa e definitiva fruibilità da parte dei nostri concittadini». Nel corso degli anni anche i residenti hanno presentato denunce ed esposti chiedendo la chiusura della piazza “perché pericolosa e luogo di schiamazzi notturni».