Stilato un cronoprogramma per arrivare ad una data certa del risanamento del fiume Sarno e dei torrenti. Bonavitacola “meno rischi e bonifica”
Due anni, poi il disinquinamento del fiume Sarno, dei suoi affluenti e, di conseguenza del Golfo di Castellammare di Stabia, sarà completato. A dare una data “probabilissima” rispetto ad attese che durano da decenni, è la Commissione regionale competente che si è riunita per discutere del “Programma strategico di riqualificazione ambientale e di contrasto al rischio idraulico del Fiume Sarno”.
L’audizione era stata richiesta dal consigliere regionale Franco Picarone. Presenti, oltre al presidente Giovanni Zannini, anche il vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola. All’incontro hanno partecipato anche i sindaci dei Comuni del comprensorio, i vertici della Sma Campania, del Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno e della Gori.
“La svolta nel progetto di riqualificazione e messa in sicurezza dei corsi d’acqua – ha detto Picarone – è arrivata grazie ad una programmazione seria e con un impegno economico rilevante, che dagli iniziali 200 milioni di euro è passato a 600 milioni di euro, merito della Giunta De Luca che ha messo in agenda un simile intervento di cui beneficerà un’area dove vivono oltre 8000 mila persone”. “Aver ricalibrato il progetto Grande Sarno – ha spiegato Bonavitacola – significa che si sta attuando un intervento utile non solo alla mitigazione del rischio idraulico con le continue esondazioni, ma anche al risanamento ambientale attraverso la realizzazione delle reti fognarie e impianti di depurazione, diversamente dalle precedenti progettazioni e programmazioni”.